SU RICHIESTA – Sotto le ali di SAN MARCO: giro della Vallorera, viaggio ai confini della Serenissima

DATA A RICHIESTA PER UN GRUPPO CON UN MINIMO DI 10 PARTECIPANTI
Escursione giornaliera con mezzi propri ed accompagnatore
Dislivello + 950 m – Lunghezza circa 16 km
Camminata di media difficoltà per dislivello e lunghezza su sentieri escursionistici e tratti di strade sterrate
Quota di partecipazione 5 (contributo per assicurazione)
Ritrovo alle ore 9.30 in Piazza Roma a Santo Stefano di Cadore

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Descrizione

DATA A RICHIESTA PER UN GRUPPO CON UN MINIMO DI 10 PARTECIPANTI
Escursione giornaliera con mezzi propri ed accompagnatore
Dislivello + 950 m – Lunghezza circa 16 km
Camminata di media difficoltà per dislivello e lunghezza su sentieri escursionistici e tratti di strade sterrate
Pranzo al sacco
Quota di partecipazione 5 (contributo per assicurazione)
Ritrovo alle ore 9.30 in Piazza Roma a Santo Stefano di Cadore

È un classico giro ad anello da Passo Monte Croce Comelico, antico confine tra la Repubblica di Venezia e l’Impero Asburgico. Nei pressi del Passo è possibile vedere il sito dell’antico accampamento romano, fatto oggetto di recenti scavi archeologici. Si risale per strada forestale, toccando alcune fortificazioni risalenti agli inizi degli anni Quaranta e appartenenti al Vallo Alpino voluto da Mussolini (poi riutilizzate dalla Nato fino al 1992), quindi per tratti di sentiero si prosegue fino a Malga Coltrondo. Lungo il percorso domina il pino cembro, mentre sono di particolare interesse lembi di torbiera e il Lago dei Rospi. Lungo tracciati militari si risalgono le pendici del Col Quaternà, testimonianza di un antico cono vulcanico, fino alla sommità da cui si possono ammirare a ovest le cime di Padola, il Gruppo del Popera, la Croda Rossa di Sesto e i Tre Scarperi, e a est i Frugnoni, il monte Cavallino, il Palombino e i Longerin. Fu un ottimo osservatorio per l’esercito italiano durante la Prima Guerra Mondiale. Dopo un’adeguata sosta si scende a Passo Silvella, seguendo poi la strada militare che attraversa la Vallorera. In breve si riconosce l’antico confine, con un muretto a secco che termina in un primo cippo confinario tra l’Impero e la Repubblica risalente, come gli altri, al 1753. Un secondo è poco più in basso, vicino ad un tornante. Seguendo quindi il torrente si arriva nei pressi dell’incrocio con il sentiero n. 156, presso il quale si riconoscono altri due cippi. In breve si arriva a Malga Nemes da cui, per tratti di sentieri e strade sterrate e attraversando interessanti torbiere, si ritorna a Passo Monte Croce Comelico

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